Portiamoci avanti. Dappertutto potete leggere triti e ritriti vademecum per non schiattare di colpo di calore durante le micidiali ondate di caldone estivo (da Flegetonte a Caronte, passando per Scipione e Nerone), ma nessuno pensa a quando l’estate sarà un ricordo e tornerà a ruggire l’inverno.
Ecco alcuni pratici consigli per non farsi trovare impreparati. “Brace yourself, winter is coming” dice quello lì del telefilm pseudo-fantasy palloso: su questo specifico aspetto, ha ragione.
1. bere molto brodo. In alternativa tè, latte e cognac, camomilla.
2. uscire di casa da mezzogiorno alle tre. Pranzare fuori, fare pic-nic, scappare dagli orsi.
3. mangiare ginocchio, cassoeula, trippa semplice, lasagne. Non lesinare la besciamella.
4. pompare a manetta i termosifoni, non permettere all’inverno di avere ragione di voi attraverso il dolce inganno dell’ipotermia.
4. già detto.
5. quando mangiate il ginocchio o la cassoeula, mangiatene TANTO.
6. non essere anziani o bambini. Se lo siete, ringiovanite o crescete in fretta.
7. non mangiare ghiaccioli, granite o gelati. A meno che sia stato rispettato a dovere il punto 4.
8. vestirsi come in “The day after tomorrow“. Acquistare pacchetti azionari della Goretex. Titrare fuori dall’armadio il montone dello zio paninaro, imbalsamato nel 1986 (il montone o lo zio, poco importa)
9.attenzione a questi sintomi di malessere: brividi, senso di smarrimento, perdita di sensibilità alle estremità, debolezza: sono alcuni segnali dell’intervenuta ipotermia. O del fatto che il televisore è sintonizzato su Rete 4.
10. in presenza dei sintomi al punto 9: sfregarsi le mani come quando si pregusta un successo o chiamare l’antennista.
Qualsiasi altro suggerimento è ben accetto. Avvolto in una coperta di pile.